Al pensiero di don Lorenzo Milani è dedicato il ventiquattresimo volume della collana PhonoStorie, curata da Caritas Italiana e RERUM – Rete Europea Risorse Umane.
Considerato oggi precursore e padre dei moderni metodi educativi, dopo aver subito in vita un prolungato ostracismo, don Milani è un prete che diventa maestro perché capisce che senza la parola degli uomini non si può comprendere la Parola di Dio. Per questo apre una scuola popolare per gli operai a Calenzano e la scuola di Barbiana per i figli dei mezzadri, perché la scuola e la conoscenza sono strumenti di emancipazione e di consapevolezza e perché la Chiesa deve concretizzare il Vangelo schierandosi con i più deboli e gli ultimi, «non come un dono da fare ai poveri, ma come un debito da pagare, quasi per compensarli della sperequazione culturale di cui sono vittime».
Nella sua visita a Barbiana, papa Francesco ha detto di lui: «La scuola, per don Lorenzo, non era una cosa diversa rispetto alla sua missione di prete, ma il modo concreto con cui svolgere quella missione. Ridare ai poveri la parola, perché senza la parola non c’è dignità e quindi neanche libertà e giustizia. Questo vale a suo modo anche per i nostri tempi. Di quella umanizzazione che rivendichiamo per ogni persona su questa terra, accanto al pane, alla casa, al lavoro, alla famiglia, fa parte anche il possesso della parola come strumento di libertà e di fraternità».
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Aggiornato il 3 Aprile 2023