È la tragedia della guerra in Ucraina il principale tema che contraddistingue l’anno che sta per concludersi. Iniziata il 24 febbraio 2022 con l’invasione Russa in territorio ucraino, vede ancora oggi coinvolta soprattutto la popolazione ucraina, alla quale, in costante collegamento con la rete internazionale, Caritas Italiana è stata subito accanto insieme alle due Caritas nazionali, Caritas Ukraina e Caritas-Spes. Analogo supporto è stato dato alle Caritas dei Paesi confinanti per l’accoglienza delle persone in fuga dalla guerra, garantendo le azioni necessarie per rispondere ai bisogni più urgenti e contribuendo all’accoglienza dei profughi in Italia, grazie all’impegno di un gran numero di Caritas diocesane e l’organizzazione di speciali voli umanitari.
Gli “ultimi” sono sempre al centro dell’impegno e delle proposte Caritas
Ma il 2022 è anche l’anno in cui l’Italia sta uscendo progressivamente dalla pandemia da Covid-19, il cui impatto economico e sociale però è ricaduto proprio sui più fragili, come raccontato nel Rapporto 2022 su povertà ed esclusione sociale dal titolo “L’anello debole”. Tra gli “anelli deboli” in particolare ci sono i giovani, colpiti da molte forme di povertà: dalla povertà ereditaria, che si trasmette “di padre in figlio” per cui occorrono almeno cinque generazioni a una persona che nasce in una famiglia povera per raggiungere un livello medio di reddito; alla povertà educativa, tanto che solo l’8% dei giovani con genitori senza titolo superiore riesce a ottenere un diploma universitario. Il Rapporto ha ricordato anche l’impegno dei quasi 2.800 Centri di Ascolto Caritas a livello diocesano, che hanno effettuato oltre 1,5 milioni di interventi, per poco meno di 15 milioni di euro, con un aumento del 7,7% delle persone che hanno chiesto aiuto rispetto all’anno precedente.
Agli “ultimi” Caritas ha dedicato anche il 42° Convegno nazionale della Caritas diocesane, tornato in presenza dopo due anni di sospensione legati alla pandemia, dal titolo “Camminare insieme sulla via degli ultimi”. «E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino» (Mt 10,7), che si è svolto presso Milano dal 20 al 23 giugno e i cui esiti si collocano nel Cammino sinodale delle Chiese in Italia. Un contributo di riflessione e proposte sulle tematiche sociali e delle disuguaglianze è stato inoltre dato quest’anno attraverso le varie pubblicazioni di Caritas Italiana, partendo dai “Quaderni sulla Ripresa e Resilienza del Paese” per arrivare al Rapporto “Dentro il Welfare che cambia. 50 anni di Caritas, al servizio dei poveri e della Chiesa”, oltre che nelle varie iniziative e seminari dedicati ad esempio alla non autosufficienza o alle politiche di lotta alla povertà.
Nel 2022 un’attenzione particolare per i giovani
L’impegno per i giovani si è concretizzato nel 2022 non solo attraverso il servizio civile, del quale sono stati ricordati i 50 anni dell’istituzione con l’approvazione della prima legge sull’obiezione di coscienza (15 dicembre 1972) e i 45 anni della prima convenzione Caritas, ma soprattutto con il progetto “Mi sta a cuore – Curare il presente per sognare il futuro”, attraverso il quale sei giovani stanno vivendo un’esperienza forte a Roma, dedicando un anno della loro vita a servizio degli altri e condividendo il cammino con altri coetanei.
Sul versante delle emergenze, Caritas Italiana si è attivata, insieme alle Caritas diocesane e alle Chiese locali, a supporto delle popolazioni colpite dalle alluvioni ad Ischia, Senigallia e Gubbio. Sono stati ricordati i dieci anni di impegno per il terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2012. Sono poi continuate le accoglienze di profughi sia attraverso i Corridoi umanitari che tramite i Corridoi universitari, grazie alla quarta edizione del progetto UNICORE – University Corridors for Refugees.
La pandemia nel Mondo continua ad accrescere povertà e disuguaglianze
Accanto all’impegno in Italia, è continuato anche quello a sostegno delle popolazioni più fragili nel mondo, la cui condizione è aggravata dal perdurare della pandemia, cui si aggiungono gli effetti dei cambiamenti climatici, che provocano nuove carestie, siccità o – di contro – drammatiche alluvioni. Un’attenzione che si è concretizzata con la seconda annualità della Campagna “La pace va oltre. Sostieni la speranza”, promossa insieme a FOCSIV, e con il sostegno alle comunità del Sahel e del grande Corno d’Africa, alle prese con una grave crisi alimentare provocata dai conflitti, dalla siccità e dall’aumento dei prezzi, e alle popolazioni di India, Sri Lanka, Pakistan, Libano, Siria, Giordania, Iraq, Kenya ed Etiopia, realtà in cui guerre, disastri naturali e pandemia hanno innescato o acuito difficoltà umanitarie.
Il 2022 ha visto inoltre rinnovati i vertici della Conferenza Episcopale Italiana, della quale Caritas Italiana è organismo pastorale, con la nomina dell’arcivescovo di Bologna, il card. Matteo Maria Zuppi, a Presidente e dell’arcivescovo di Cagliari, mons. Giuseppe Baturi, a Segretario generale.
Al termine di quest’anno, ricordiamo nella preghiera suor Luisa Dell’Orto, la religiosa lecchese di 65 anni delle Piccole sorelle del Vangelo di Charles de Foucauld, uccisa ad Haiti, e il papa emerito Benedetto XVI, le cui condizioni si sono aggravate a causa dell’età avanzata.
L’anno si conclude con la marcia della pace ad Altamura (BA), alla vigilia della Giornata della Pace che ha per titolo “Nessuno può salvarsi da solo. Ripartire dal Covid-19 per tracciare insieme sentieri di pace”.
A tutti un augurio di un sereno fine anno e di un felice inizio 2023.
Aggiornato il 2 Gennaio 2023