24 Ottobre 2023

Turchia

Il 6 febbraio scorso, una scossa di magnitudo 7.9, con epicentro in Turchia nel distretto di Pazarcık della provincia di Kahramanmaraş, ha causato distruzioni gravissime sia nel sud-est della Turchia che nel nord della Siria. Alla scossa iniziale ne sono susseguite più di 1.200, anche molto forti, nelle ore e nei giorni successivi.

In Turchia si contano più di 50.000 vittime e 107.000 feriti, le persone direttamente colpite da questo terremoto sono più di 9 milioni, di cui 3 milioni di sfollati.

In Siria i danni sono risultati ingenti nelle città di Aleppo, Lattakia, Idlib, Hama. Almeno 7.000 le vittime10.500 i feriti e circa 600.000 gli sfollati. Caritas Italiana è stata presente fin dall’inizio a supporto delle Caritas locali, contribuendo alle azioni di assistenza alla popolazione terremotata attraverso di esse, con diverse attività. Ha operato anche sul territorio nazionale coinvolgendo le comunità sul piano dell’informazione, della vicinanza con la preghiera, della raccolta fondi nell’ambito della Colletta nazionale indetta dalla CEI.

 

Gli interventi di Caritas Italiana

In Turchia, la Caritas è in prima linea per sostenere i più poveri, in primo luogo i profughi del grave conflitto armato che da anni devasta da oltre un decennio la Siria e vaste aree del Kurdistan iracheno. Sono circa 4 milioni i rifugiati, la maggior parte dei quali siriani, accolti in parte nei campi gestiti dal governo turco, ma molti altri dispersi nel Paese, tra aree urbane e campagne. Il 50% di loro appartiene a fasce di età con bisogni particolari (nello specifico bambini e ragazzi minori di 18 anni, anziani oltre i 60 anni). In base ai dati raccolti dall’ UNHCR è importante rimarcare che sul territorio turco sono presenti, oltre alla comunità siriana, anche afgani, iracheni, iraniani, somali e molte altre nazionalità.

Tante le azioni e i programmi sostenuti grazie alla collaborazione fra Caritas Italiana e Caritas Turchia negli ultimi 5 anni:

Nel settore della migrazione attraverso l’accompagnamento nell’elaborazione e attuazione dei progetti:

  • Cura e integrazione per migranti, rifugiati e minori in Turchia (da novembre 2018 a dicembre 2021 – terminato) e ED.I.T “Istruzione e formazione per l’integrazione in Turchia” (da settembre 2022 ad agosto 2024 – in corso) entrambi sostenuti dalla Conferenza Episcopale Italiana. In particolare ED.I.T, prendendo le mosse progetto prima menzionato, ha l’obiettivo di contribuire a promuovere lo sviluppo economico, civile e sociale dei gruppi vulnerabili in Turchia (rifugiati/migranti e comunità ospitanti) migliorandone l’autosufficienza, il benessere, la dignità. Come? Grazie sia alla formazione professionale, stage e attività generatrici di reddito per giovani donne, rifugiati migranti e turchi, ma anche attraverso attività educative, supporto scolastico e corsi di lingua per bambini e migranti. Oltre 6.500 le persone che beneficiano e beneficeranno del progetto.

 

  • REMAP “Progetto Regionale Migranti” finanziato da Caritas Italiana e Spagna (della durata di un anno, terminato nel 2022) ha fornito assistenza umanitaria a circa 500 rifugiati/migranti nelle diocesi di Istanbul, Izmir e Anatolia nel corso del 2022. Il progetto ha permesso di rafforzare le capacità del personale di Caritas Turchia nella promozione e nella difesa dei diritti dei migranti e della loro integrazione nella società turca.

 

  • Corridoi umanitari, realizzati da Caritas Italiana in collaborazione con Caritas Turchia, Caritas Anatolia e la Chiesa locale, dal 2017 hanno permesso il ricollocamento in Italia di centinaia di profughi in condizioni di particolare vulnerabilità.

Nel settore dello sviluppo organizzativo Caritas Italiana sostiene la Caritas locale nello specifico su:

  • rafforzamento delle capacità del nuovo management di Caritas Turchia dal 2019
  • processo di riorganizzazione e registrazione della nuova entità giuridica locale Caritas Turchia
  • progettazione del Piano strategico di Caritas Turchia 2021-25
  • formazione degli operatori di Caritas Turchia

Nel settore dell’emergenza, accompagnando l’impostazione e l’implementazione del sistema di risposta alle emergenze di vario tipo, compresa l’ultima tragedia, verificatesi lo scorso 6 febbraio, in seguito al devastante terremoto in Siria e Turchia.

 

 

 

Aggiornato il 25 Ottobre 2023