In un mondo lacerato da conflitti e divisioni, la CARITAS DIOCESANA DI RIMINI invita a riflettere sul vero significato della Pace e sul ruolo di ciascuno nel costruirla. Ricorda che bisogna agire, essere artigiani di Pace nelle nostre case, nelle nostre strade, nella nostra città.
E immagina Rimini come un cantiere di Pace. Cosa significa concretamente?
- Abbattere i muri dell’indifferenza: guardiamoci intorno. Chi sono i nostri vicini che soffrono in silenzio? L’anziano solo, la famiglia immigrata, il giovane disoccupato. Abbattiamo i muri che ci separano da loro.
- Costruire ponti di comprensione: organizziamo incontri interculturali, dialoghi interreligiosi, scambi generazionali. La Pace si nutre di conoscenza reciproca.
- Trasformare le “macerie” in opportunità: le nostre differenze, i nostri conflitti passati, possono diventare il terreno fertile per una nuova comprensione. Condividiamo le nostre storie, ascoltiamoci con empatia.
- Educare alla Pace: nelle scuole, nelle parrocchie, nei centri di aggregazione, promuoviamo programmi di educazione alla non-violenza, alla gestione costruttiva dei conflitti.
- Agire per la giustizia: la Pace duratura si basa sull’equità. Impegniamoci in progetti concreti per combattere la povertà, l’esclusione sociale, le disuguaglianze nella nostra città.
- Non lasciamo che questa sia solo un’altra riflessione teorica.
La Caritas di Rimini lancia una sfida: questa settimana, compite non uno, ma tre gesti concreti di Pace. E invita a farglielo sapere attraverso i social media con l’hashtag #RiminiPerLaPace o scrivendogli direttamente. Pubblicheremo le vostre storie, creando una catena di Pace che ispirerà l’intera comunità.
Aggiornato il 9 Luglio 2024