A Gino Bartali (1914-2000) è dedicato il ventesimo volume della Collana PhonoStorie, curata da Caritas Italiana e da RERUM – Rete Europea Risorse Umane, intitolato “Ti stacco e poi ti aspetto”.
Bartali non fu soltanto uno dei più grandi ciclisti di tutti i tempi; non fu soltanto il protagonista del primo e più importante caso di antagonismo sportivo, quello fra lui e Fausto Coppi, acerrimi rivali in bicicletta e amici leali e rispettosi nella vita. E non fu nemmeno soltanto il “salvatore” della Patria quando, con la sua vittoria al Tour de France del 1948, scongiurò il pericolo di una possibile guerra civile in Italia.
Egli fu un uomo di fede e un uomo di pace. Il suo credo religioso e il suo innato senso della giustizia lo portarono a salvare un gran numero di ebrei durante la seconda guerra mondiale. Ma di tutto questo non disse mai nulla. Anzi si arrabbiò moltissimo quando la cosa divenne di dominio pubblico, perché «il bene si fa, ma non si dice».
Lo Yad Vashem, il Memoriale delle vittime dell’olocausto, lo ha dichiarato Giusto tra le Nazioni e il 2 maggio 2018 lo stato di Israele gli ha conferito la cittadinanza onoraria.
Ascolta un estratto:
Aggiornato il 29 Marzo 2023