
Dieci anni fa, alle 11.56 di mattina del 25 aprile 2015, un terremoto di magnitudo 7.8 ha colpito il Nepal, uccidendo quasi 9.000 persone e lasciandone circa 3 milioni e mezzo senza casa.
Nell’immediato post terremoto, Caritas Italiana è intervenuta a supporto di Caritas Nepal e di altre organizzazioni locali, impegnate nel portare aiuto alle comunità colpite. È tuttavia importante sottolineare che Caritas Italiana era presente in Nepal ancora prima del sisma con degli interventi di supporto alle cooperative sociali attive da tempo nel Paese.
Caritas Italiana era presente in Nepal ancora prima del sisma con degli interventi di supporto alle cooperative sociali attive da tempo nel Paese.
Dopo la tragedia del 25 Aprile 2015 le azioni di Caritas Italiana si sono moltiplicate.
La grandissima generosità dei donatori ha permesso di intervenire in modi vari e diversificati per rispondere ai bisogni delle popolazioni colpite non solo nell’immediato ma anche nel medio e lungo termine.
Il consueto stile di accompagnamento di Caritas Italiana ha facilitato la creazione di reti dove a Caritas Nepal si sono aggiunti altri partners tra cui alcune congregazioni religiose e organizzazioni non governative italiane già attive sul terreno.
È così che si è potuto lavorare, oltre che per la ricostruzione di abitazioni e al recupero delle fonti di reddito, anche per il miglioramento dell’istruzione, dei servizi sanitari di base, per la risposta psicologica, la prevenzione dei disastri, la garanzia di diritti equi.
Caritas Italiana, in supporto a Caritas Nepal e alla rete di Caritas Internationalis, ha contribuito al vasto progetto di ricostruzione post-terremoto che si è occupato a tutto tondo degli aspetti vitali per la fase post-emergenza e di ricostruzione: ricostruzione delle case, attività generatrici di reddito, istruzione, salute, protezione psico-sociale, acqua potabile e servizi igienici.
Caritas Italiana, in supporto a Caritas Nepal e alla rete di Caritas Internationalis, ha contribuito al vasto progetto di ricostruzione post-terremoto che si è occupato a tutto tondo degli aspetti vitali per la fase post-emergenza e di ricostruzione
Grazie al supporto ad altri partners, invece, sono state raggiunte altre comunità.
Con i Gesuiti si è maggiormente intervenuti in relazione all’inclusione delle persone con disabilità e degli studenti delle zone più remote del Paese, con le Sisters di Cluny sono state raggiunte le popolazioni nelle valli più lontane grazie alle cliniche mobili; le suore del Buon Pastore hanno aiutato i migranti interni spesso vittime di tratta di essere umani ad avere condizioni di vita dignitose ed opportunità alternative di impiego; le Suore della Carità di Nazareth si sono invece prodigate, con ottimi risultati, nel potenziamento comunitario rispondendo in modo completo alle necessità delle popolazioni colpite; Asia onlus ha risposto in modo olistico ai bisogni di ricostruzione di uno specifico distretto; Namasté Nepal – organizzazione locale nata in Italia – ha raggiunto la comunità emarginata dei Majhi e con loro ha ricostruito fisicamente e socialmente il villaggio devastato dal terremoto; la Fondazione Raggio di Luce ha ridato vita alle cooperative di donne ed agricoltori donando di fatto la possibilità di avere un impiego; l’Università di Kathmandu ha studiato, con l’ausilio di professionisti locali, l’impatto dello stress post-traumatico sulla popolazione; Salvation Nepal, un’organizzazione locale diocesana, ha assicurato supporto e dignità alle persone con problemi di dipendenza da alcol e droga; i padri Little Flowers hanno portato l’agricoltura a germogliare anche nelle zone più impervie ed i Camilliani si sono occupati direttamente del benessere psico-sociale delle persone colpite.
Caritas Italiana è stata presente sul campo, al fine di operare un accompagnamento diretto, con frequenti visite e anche con la presenza di un’operatrice in loco.
Da tutto ciò nasce la relazione stretta, fraterna ed ancora in essere con Caritas Nepal e molti dei partners sopra citati ed anche il gemellaggio tra Caritas Nepal e la Delegazione Caritas Regionale della Lombardia.
Aggiornato il 25 Aprile 2025