Si è chiusa il 29 ottobre la prima sessione del Sinodo dei Vescovi dedicato alla “sinodalità”, apertasi a Roma il 4 ottobre 2023, dopo lunghi percorsi di preparazione nelle Chiese locali.
Il 25 ottobre l’Assemblea aveva pubblicato una Lettera al popolo di Dio in cui faceva un primo bilancio di questa esperienza. I lavori, scrivevano padri e madri sinodali, si sono svolti “nel contesto di un mondo in crisi, le cui ferite e scandalose disuguaglianze hanno risuonato dolorosamente nei nostri cuori e hanno dato ai nostri lavori una peculiare gravità, tanto più che alcuni di noi venivano da paesi dove la guerra infuria. Abbiamo pregato per le vittime della violenza omicida, senza dimenticare tutti coloro che la miseria e la corruzione hanno gettato sulle strade pericolose della migrazione. Abbiamo assicurato la nostra solidarietà e il nostro impegno a fianco delle donne e degli uomini che in ogni luogo del mondo si adoperano come artigiani di giustizia e di pace”.
Un impegno per progredire nel discernimento? Ascoltare tutti, “a cominciare dai più poveri”. “Si tratta di ascoltare coloro che non hanno diritto di parola nella società o che si sentono esclusi, anche dalla Chiesa”.
Il 28 ottobre è stata diffusa infine la Relazione di sintesi. Il testo è strutturato in tre parti (“Il volto della Chiesa sinodale”, “Tutti discepoli, tutti missionari” e “Tessere legami, costruire comunità”) a loro volta suddivise in capitoli.
Il quarto capitolo, ricco di indicazioni per la riflessione e la pratica, è dedicato ai “Poveri, protagonisti del cammino della Chiesa”.
Aggiornato il 30 Ottobre 2023