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Caritas Italiana e servizio civile
In occasione del Convegno ecclesiale del 1976 la Caritas ha ricevuto dalla Chiesa italiana il compito di promuovere l’obiezione di coscienza e il servizio civile, una forma di servizio alternativo al servizio militare e nel 1977 ha stipulato la convenzione col Ministero della Difesa. Da allora e sino al 2005, quando la leva è stata sospesa, oltre 100.000 giovani hanno scelto la strada dell’obiezione di coscienza in Caritas.
Forte di questa eredità, la Caritas prosegue ancora oggi con rinnovata convinzione il proprio impegno sul versante del Servizio civile nazionale (legge 64/2001), divenuto Servizio civile universale (legge 106/2016). Si tratta di una proposta per i giovani dai 18 ai 28 anni, della durata di un anno, articolata su più aree d’intervento: dalla promozione delle relazioni, dei diritti umani e di cittadinanza al sostegno delle persone in stato di disagio alla sfida dell’immigrazione. Dal 2001 ad oggi circa 10.000 giovani hanno svolto il servizio civile volontario presso la Caritas.
Il servizio civile ha come riferimento culturale la difesa popolare nonviolenta e le sue finalità, come recita la legge istitutiva, sono:
- concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari;
- favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale;
- promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli;
- partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, anche sotto l’aspetto dell’agricoltura in zona di montagna, forestale, storico-artistico, culturale e della protezione civile;
- contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all’estero.
Il Decreto Legislativo 6 marzo 2017, n. 40 ha esplicitato le finalità del nuovo Servizio Civile Universale.
Esso è “finalizzato, ai sensi degli articoli 52, primo comma e 11 della Costituzione, alla difesa non armata e nonviolenta della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli, nonché alla promozione dei valori fondativi della Repubblica, anche con riferimento agli articoli 2 e 4, secondo comma, della Costituzione.”
I progetti di servizio civile di Caritas Italiana
I progetti, promossi e coordinati dalle Caritas diocesane, vogliono essere per i giovani un’occasione per contribuire al bene comune e allo stesso tempo per un percorso di crescita personale e comunitario nei valori della pace, solidarietà e giustizia. Essi sono caratterizzati dai seguenti punti:
- il servizio in situazioni di povertà e di emarginazione,
- la formazione lungo tutto l’arco dei 12 mesi di servizio,
- la dimensione comunitaria nel servizio e per chi lo desidera nella proposta di vita comunitaria
- l’animazione delle comunità.
Nell’ambito delle proposte di servizio civile assumono un valore particolare i progetti all’estero in paesi segnati dalla povertà, dal dramma della guerra o delle catastrofi naturali. Si tratta dei progetti caschi bianchi
Dal 2003 è stato anche attivato il Tavolo ecclesiale sul Servizio civile, un coordinamento di organismi della Chiesa italiana, e un sito di informazioni specifiche per i giovani: www.esseciblog.it.