Il Gruppo CRC* (Gruppo di lavoro per la Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, di cui fa parte anche Caritas Italiana) ha pubblicato, in occasione della Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (20 novembre 2021), la seconda edizione del Rapporto “I diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia – I dati regione per regione 2021”, a distanza esatta di tre anni dalla prima.
La pubblicazione affianca l’analisi nazionale sviluppata nel Rapporto annuale di monitoraggio con l’obiettivo di offrire una fotografia regionale attraverso una serie di indicatori, offrendo utili spunti per ulteriori approfondimenti. In particolare, sollecita le istituzioni pubbliche alla raccolta puntuale, sistematica e disaggregata di informazioni necessarie a programmare interventi efficaci e sostenibili per i bambini, le bambine, gli adolescenti e le loro famiglie.
Come recentemente evidenziato anche dal Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle proprie raccomandazioni all’Italia occorre «portare avanti misure urgenti per rispondere alle disuguaglianze regionali rispetto all’accesso al sistema sanitario, alla lotta alla povertà, alla garanzia di alloggi dignitosi, inclusa la prevenzione di sgomberi, allo sviluppo sostenibile e all’educazione in tutto il Paese».
In Italia permangono ancora numerose e profonde diseguaglianze regionali nell’accesso e nella qualità dei servizi di salute, dei servizi educativi, e nell’incidenza della povertà, che vuol dire che le persone di minore età hanno differenti opportunità e diritti a seconda di dove nascono e crescono. Si tratta di una discriminazione su base regionale, che ha un forte impatto sulla vita dei bambini, e che rende indispensabile avviare una programmazione strategica in grado di investire con efficacia le risorse per l’infanzia e l’adolescenza, comprese quelle che arriveranno dal livello europeo, sia dal PNRR che dai fondi della prossima programmazione 2021 -2027.
I tempi sono ormai maturi anche per colmare la carenza di dati riguardo l’infanzia e adolescenza, che caratterizza alcuni settori in modo particolare, e l’adozione della Garanzia europea per l’infanzia (Child Guarantee), che prevede tra l’altro «di aumentare la disponibilità, la portata e la pertinenza di dati comparabili a livello dell’Unione» relativamente alle persone di minore età, può essere l’occasione per compiere un passo in avanti anche nel nostro Paese.
Con questo lavoro le associazioni del Gruppo CRC intendono stimolare e contribuire a un processo che porti a una maggiore conoscenza e consapevolezza della condizioni dell’infanzia nei singoli territori, e conseguentemente superare le disparità che sono sempre più evidenti.
La pubblicazione è organizzata in schede regionali che offrono dati sintetici e comparabili relativi alle aree tematiche individuate. Partendo dai contenuti dei rapporti annuali di monitoraggio, sono stati individuati sette raggruppamenti tematici, due in più rispetto alla prima edizione. Per ognuno di essi è stato individuato un set di indicatori che, seppur limitato, anche in considerazione della difficoltà di reperire dati disaggregati per la fascia 0-17 anni a livello regionale, possa rappresentare la condizione dell’infanzia nei diversi territori per le specifiche aree tematiche.
*Il Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Gruppo CRC) è un network attualmente composto da più di 100 soggetti del Terzo Settore che da almeno tre anni si occupano attivamente della promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ed è coordinato da Save the Children Italia. Il Gruppo CRC si è costituito nel dicembre 2000 con l’obiettivo prioritario di preparare il Rapporto sull’attuazione della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Convention on the Rights of the Child – CRC) in Italia, supplementare a quello presentato dal Governo italiano, da sottoporre al Comitato ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza presso l’Alto Commissariato per i Diritti Umani delle Nazioni Unite. Da allora il network redige regolarmente Rapporti di aggiornamento annuali e periodici.
Aggiornato il 2 Gennaio 2024