Il segretario generale di Caritas di Gerusalemme, Anton Asfar, ha incontrato Caritas Italiana il 6 marzo 2024 per fare il punto della situazione rispetto all’impegno in Terra Santa. Ribadito il desiderio di camminare insieme nella preghiera e la volontà di sostenere i progetti di sostegno alla popolazione, di riconciliazione e pace promossi dalla Caritas in Terra Santa.
La riunione operativa si è svolta a Roma con il segretario generale di Caritas Gerusalemme, Anton Asfar, il direttore di Caritas Italiana don Marco Pagniello e gli operatori del servizio Medio Oriente. Nell’incontro si è discusso della situazione umanitaria in Terra Santa in seguito al conflitto in corso e degli interventi della rete Caritas in favore della popolazione di Gaza e della Cisgiordania. Caritas Italiana ha assicurato il suo sostegno tecnico e finanziario agli operatori di Caritas Gerusalemme che ormai da cinque mesi assistono la popolazione sia a Gaza City sia a Rafah e Khan Yunis.
A Gaza in questa fase l’aiuto è concentrato nell’assistenza medica e psicologica (soprattutto ai bambini) e nella distribuzione di generi di prima necessità, attraverso i centri operativi Caritas allestiti a Gaza City e a Rafah. Sono riprese le attività di animazione e riabilitazione psicologica per bambini, dopo l’interruzione dovuta all’epidemia di Epatite B.
“Caritas Gerusalemme è una delle tre organizzazioni umanitarie ancora attive nel Nord della Striscia di Gaza”, ha raccontato Anton Asfar. “Fino ad oggi, nonostante le enormi difficoltà e i lutti che abbiamo subito, siamo riusciti a fornire l’assistenza di base alle 830 persone accolte nelle due parrocchie di Gaza City, ma a breve finiremo le scorte e senza un cessate il fuoco non ci sarà più da mangiare, è una situazione gravissima”.
Nel corso della riunione si è ipotizzato anche un piano di interventi di lungo periodo, che oltre all’assistenza umanitaria dovrà garantire un percorso di riabilitazione economica e sociale, sia a Gaza che in Cisgiordania, senza dimenticare le situazioni di marginalità in Israele. Si lavora anche a un piano di interventi di pace e riconciliazione tra la popolazione israeliana e palestinese, entrambe vittime da troppo tempo di una violenza che non ammette giustificazioni.
Messaggio del segretario generale di Caritas Gerusalemme in visita a Roma
Oggi, mentre mi trovo a Roma, è fondamentale per me sottolineare la profonda sofferenza vissuta sia dai palestinesi che dagli israeliani a causa della prolungata assenza di una soluzione al conflitto in Terra Santa che dura da 75 anni.
La recente escalation di violenza nella regione può essere fatta risalire ai progressivi cambiamenti negativi operati negli ultimi due decenni, allontanandosi da una soluzione pacifica. L’angoscia è palpabile da entrambe le parti, ma è particolarmente acuta a Gaza, dove mancano i beni di prima necessità come cibo, acqua potabile e alloggi. La popolazione di Gaza ha perso la speranza a causa degli effetti disumanizzanti di un conflitto implacabile.
Come operatori Caritas siamo testimoni delle storie strazianti di sofferenza della comunità di Gaza, in particolare delle donne e dei bambini che desiderano la pace. Nonostante le risorse limitate, la nostra presenza costante nella città di Gaza e nel Sud ci consente di alleviare parte di questa sofferenza attraverso servizi vitali come cibo, acqua, assistenza in denaro e assistenza sanitaria.
Condizioni estremamente difficili persistono anche in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, dove decenni di difficoltà hanno eroso la libertà, la stabilità economica e la dignità. La Caritas si impegna a mitigare queste situazioni attraverso vari strumenti, tra cui la distribuzione di buoni acquisto, il sostegno economico e i programmi di empowerment specifici per le persone più vulnerabili, come gli anziani e i disabili.
Nel suo costante impegno per la pace, Caritas Gerusalemme sostiene la fine della violenza e chiede la protezione delle comunità in Terra Santa. La nostra missione affonda le sue radici nella promozione del perdono, della riconciliazione e della ricerca della giustizia per tutte le persone colpite. È imperativo lavorare instancabilmente per promuovere la pace e l’armonia all’interno di entrambe le comunità in Terra Santa.
Ribadisco la necessità di un cessate il fuoco immediato e il libero accesso agli aiuti umanitari. La mia sincera gratitudine va a tutti i nostri amici per il loro sostegno. Caritas Gerusalemme non può trasformare l’amore in gesti concreti di carità, senza la cooperazione fraterna dei nostri amici.
Anton Asfar
Segretario generale di Caritas Gerusalemme
Roma, 6 marzo 2024
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È possibile contribuire agli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario specificando nella causale “Emergenza Terra Santa” tramite:
• Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 24 C 05018 03200 00001 3331 111
• Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT 66 W 03069 09606 100000012474
• Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT 91 P 07601 03200 000000347013
• UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063 119
Aggiornato il 7 Marzo 2024