Nella maggior parte dei Paesi africani la tragedia delle violenze e degli abusi si consuma quotidianamente, nella routine delle carceri e dei tribunali, tra il silenzio obbligato della popolazione e l’indifferenza della comunità internazionale. Roberto Cavalieri è riuscito a penetrare questo universo chiuso, dimenticato, documentando una dimensione di sovraffollamento, di giustizia inesistente, di violenta lesione dei diritti umani. Dal Burundi al Rwanda, dalla Repubblica Democratica del Congo al Mozambico alla Sierra Leone 50 fotografie in bianco e nero raccontano la situazione carceraria africana.
Caritas Italiana è da anni impegnata in progetti di assistenza sanitaria, alimentare e di tutela dei diritti umani a favore dei detenuti in Africa e nel mondo.
Dalla presentazione del cardinale Roger Etchegaray: «Le immagini di questo libro dimostrano quanto il cammino verso il perdono sia lungo. Uomini e donne sospesi nell’attesa della libertà. Un’attesa fatta di dolore e solitudine. La storia delle carceri in Africa è un’eredità che hanno lasciato i colonizzatori. Una tentazione alla quale non tutti hanno saputo resistere. Rinchiudere corpi e controllare le persone vuole dire correre il rischio che qualcuno annienti l’uomo. Impegnarsi per i diritti dei detenuti è un impegno di giustizia dal quale non possiamo esimerci».
Dall’Introduzione di mons. Vittorio Nozza: «Parlare di carcere non è mai stata una cosa semplice. È facile infatti che ci si appiattisca sul dibattito che parla sempre più di certezza della pena, di repressione e sicurezza pubblica. Per questo, da parte della Caritas Italiana l’impegno pedagogico e culturale in riferimento al carcere intende svilupparsi maggiormente richiamando l’attenzione sia sui temi della giustizia e dei diritti umani da salvaguardare, sia sostenendo l’opera delle persone e delle istituzioni che amano e promuovono l’uomo e la sua vita nonostante la colpa o nella colpa. La realizzazione di questa pubblicazione, che attraverso la forza delle immagini fotografiche focalizza la situazione carceraria in Burundi, Rwanda, Repubblica Democratica del Congo, Mozambico e Sierra Leone, vuole essere l’occasione per far conoscere una realtà molto più ampia di cui non si vuole parlare. Migliaia di persone sono ogni giorno vittime di violazioni dei diritti umani, incarcerati senza conoscerne le ragioni, torturati, abbandonati. I carcerati rappresentano un aspetto dell’umanità che ci accusa. È uno dei volti della povertà che ci interpella. Infine, questa pubblicazione, oltre a presentare immagini inedite, vuole offrire anche uno sguardo complessivo riguardo all’impegno che da anni Caritas Italiana è venuta svolgendo, attraverso un significativo cammino di prossimità ai detenuti vicini e lontani, promuovendo varie forme di riflessione e di impegno, alla ricerca di nuovi percorsi che facilitino la costruzione di “storie di liberazione e riabilitazione” dentro e fuori il carcere».
Aggiornato il 20 Febbraio 2023