È stato presentato lunedì 10 ottobre a Trieste il progetto regionale “Si fa rete”, figlio della co-progettazione tra la Regione Friuli Venezia Giulia Direzione Salute, politiche sociali e disabilità, e sette organizzazioni di volontariato regionali (De Banfield, Acli Fvg, CARITAS DIOCESANA DI TRIESTE, Aulòs, Assostegno, Università Terza Età Paolo Naliato, Incontriamo) per la realizzazione di interventi per la presa in carico leggera e di contrasto alla solitudine a supporto di persone anziane in condizioni di fragilità, anche derivanti dagli effetti della pandemia, e i loro caregiver.
«La coprogettazione si basa su una scelta strategica forte – precisa il direttore centrale Salute, politiche sociali e disabilità Gianna Zamaro – che affonda le sue radici nello sviluppo dei rapporti territoriali pubblico/Terzo settore: processo che richiede favorevoli condizioni di partenza del territorio in termini di sistema di relazioni con il Terzo settore».
«Il progetto – prosegue Zamaro – si propone di supportare il lavoro dei distretti sanitari e dei Servizi sociali dei Comuni nell’ambito dell’analisi del bisogno della popolazione anziana fragile e dell’intervento proattivo, di promuovere interventi di informazione e formazione a favore dei caregiver sulla gestione della malattia, di supportare i programmi formativi destinati agli assistenti familiari, nella forma di un partenariato tra pubblico e privato, di potenziare gli interventi di accompagnamento e sostegno alle persone anziane fragili, ai caregiver e alle famiglie in difficoltà in sinergia con i servizi sociosanitari o sociali del territorio e, infine, di sperimentare e rafforzare modelli di intervento per gli anziani fragili in situazioni di emergenza derivante da pandemia, calamità naturali».
«È una iniziativa importante sostenuta convintamente dal Ministero delle Politiche sociali che ci guarda con grande interesse – spiega Riccardo Riccardi, vicepresidente e assessore alle Salute, Politiche sociali e disabilità della Regione FVG –. Desidero ringraziare le sette associazioni del Terzo settore che si sono cimentate in questa iniziativa mettendo a disposizione le loro risorse e le loro competenze. Questo Paese ha una questione aperta da molti anni che riguarda la composizione della propria struttura sociale: viviamo molto di più e, di conseguenza, c’è maggiore necessità di gestire le cronicità che riguardano soprattutto le persone più anziane. Questa iniziativa è coerente con l’impalcatura costruita con la riforma della legge regionale 22 del 2019 che ci fa spostare il baricentro culturale di risposte alle persone sotto il profilo sanitario. Il progetto SI FA RETE afferma un principio importante: l’alleanza sociale quale cardine per consentire la sostenibilità del sistema a 360 gradi».
Aggiornato il 11 Ottobre 2022