«La Chiesa in Italia esprime profondo cordoglio per la morte del Papa emerito Benedetto XVI». Così si apre il messaggio pubblicato dalla Presidenza della CEI che invita le comunità a riunirsi in preghiera ed esprime un forte grazie «per il dono della sua vita e del suo servizio alla Chiesa».
«Ritornano le parole della ‘declaratio’ del 10 febbraio 2013, quando rinunciò al ministero petrino: “Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio”. Anche nel momento della debolezza umana, ha dimostrato la forza che viene dalla fede in Cristo (2Cor 12,10) e l’importanza di una relazione profonda che nasce dalla preghiera nello Spirito (Gd 20)».
«In queste ore – prosegue la nota – risuona nel cuore di ciascuno di noi il suo invito a “sentire la gioia di essere cristiano, perché Dio ci ama e attende che anche noi lo amiamo”. La sua vita fondata sull’amore è stata un riflesso della sua relazione con Dio e, nell’ultimo tratto della sua esistenza, ha reso visibile questa relazione con il Signore, custodendo il silenzio».
Il presidente di Caritas Italiana, mons. Carlo Redaelli, sottolinea la ricchezza dell’insegnamento di papa Benedetto proprio in relazione alla promozione della carità nella comunità cristiana.
La carità, scrisse nell’enciclica “Deus caritas est”, «non è per la Chiesa una specie di attività di assistenza sociale che si potrebbe anche lasciare ad altri, ma appartiene alla sua natura, è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza».
«Papa Benedetto è il papa della testimonianza silenziosa, concreta, fattiva», evidenzia don Marco Pagniello, direttore di Caritas Italiana.
«Ha saputo fare della sua vita un’offerta piena al Signore, anche negli ultimi anni, dopo la sua scelta di grande umiltà. Un papa che con le sue encicliche (“Deus caritas est” e “Caritas in veritate”) guida ancora il nostro servizio. Un papa che ci ha chiesto sempre di fare delle nostre opere segni che parlano, opere che annunciano il Vangelo, opere che manifestino la misericordia di Dio. E di essere competenti in quello che facciamo per gli altri».
Aggiunge don Marco: «Sempre nella “Deus Caritas est” papa Benedetto con molta chiarezza e semplicità ha proclamato al mondo che Dio è amore e noi come figli di Dio siamo chiamati ad amarci tra di noi, ad amare i fratelli, soprattutto quelli più in difficoltà».
Da “Italia Caritas”: “Parlare con gesti concreti”: «È il papa che ci ha ricordato – se fosse necessario – i fondamenti della fede cristiana e i contenuti della Buona Notizia. Ovvero che Dio è amore. E che ci si salva, cioè si dà senso alla propria vita, solo quando si crede davvero nell’Amore…» Continua a leggere l’articolo di Paolo Valente
Aggiornato il 31 Dicembre 2022