22 Dicembre 2024

Luce della pace di Betlemme. Andata e ritorno

Da Betlemme alla “città di Gesù bambino” per ritornare in Terra Santa

Papa Francesco parla di una “terza guerra mondiale a pezzi”. Pezzi di guerra che non si risolvono con “pezzi di pace”, ma con una pace vera, duratura, efficace. Come la luce che non resta confinata in un angolo ma si diffonde ovunque.

È l’idea della Luce di Betlemme, nata in Austria nel 1986, nell’ambito dell’iniziativa “Luce nel buio”, diffusasi poi in tutta Europa e anche in Italia. Una luce vera e propria che viene raccolta Betlemme, dalla fiamma che arde nella grotta della Natività. Ogni anno, alcuni giorni prima di Natale, un bambino accende la lanterna che viene poi trasportata in aereo in Austria. Da lì la fiammella è condivisa in tutta Europa e oltre, grazie all’opera principalmente di gruppi scout e di altre associazioni.

La Luce della Pace di Betlemme nelle parrocchie Nostra Signora di Lourdes e Buon Pastore a Caserta. Con scout e zampognari

Quest’anno, a causa della situazione in Terra Santa, per la prima volta la Luce non viene direttamente da Betlemme, ma dal santuario di Gesù Bambino a Steyr, in Alta Austria, dove gli scout hanno conservato con cura la fiammella portata da Betlemme nel dicembre 2023. Steyr, che è gemellata proprio con Betlemme, è detta anche “la città di Gesù Bambino” e Christkindl (Gesù Bambino) è il nome del quartiere dove sorge il santuario.

La Luce nella chiesa di Brennero

In Alto Adige, dove già dal 1992 gli scout di lingua italiana e tedesca, ricevono la Luce dalle mani degli scout d’oltre Brennero con una cerimonia sul confine italoaustriaco, le offerte raccolte durante le celebrazioni vanno in quattro direzioni: Terra Santa, Brasile, Uganda e Benin.

In Terra Santa la crisi umanitaria, acuitasi dopo l’attacco di Hamas e la risposta israeliana, ha aggravato la già critica situazione economica, colpendo in particolare Gaza e i Territori palestinesi. Centinaia di migliaia di posti di lavoro persi, turismo crollato e restrizioni: le persone vivono condizioni drammatiche. Caritas Gerusalemme, con Caritas Italiana, offre supporto economico, sanitario e psicologico alle famiglie più vulnerabili. Lo farà anche con le offerte della Luce della Pace raccolte in Alto Adige, che arriva dalla Terra Santa e vi ritorna trasformata in solidarietà e amicizia.

Il santuario di Christkindl (foto Advent Austria)

Da Gerusalemme i patriarchi e capi delle Chiese, nel loro messaggio per Natale, fanno appello ai cristiani e alle persone di buona volontà in tutto il mondo affinché si uniscano nella preghiera e nel lavoro per la pace, non solo in Terra Santa, ma ovunque ci siano conflitti e guerre. “Facendo insieme questo, onoreremo davvero il Principe della Pace, nato così umilmente in una stalla a Betlemme più di due millenni fa”.

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È possibile contribuire agli interventi di Caritas Italiana per l’emergenza in Terra Santa, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario specificando nella causale “Emergenza Terra Santa” tramite:

  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 24 C 05018 03200 00001 3331 111
  • Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT 66 W 03069 09606 100000012474
  • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT 91 P 07601 03200 000000347013
  • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063 119
La chiesa della Natività a Betlemme

Aggiornato il 22 Dicembre 2024