Nell’indirizzare ai cristiani e a tutti gli uomini di buona volontà la lettera enciclica Pacem in terris, papa Giovanni XXIII dichiarava fin da subito che la “pace fra tutte le genti” è “fondata nella verità, nella giustizia, nell’amore, nella libertà”.
Con due guerre devastanti alle porte dell’Europa, con decine di conflitti attivi – ma dimenticati – in tutto il mondo, uno dei quali contrappone l’umanità al pianeta che le fu donato, a sessant’anni dalla pubblicazione della “Pacem in terris” un convegno ci ricorda che “non c’è pace senza perdono”.
Proprio in un tempo in cui soffiano sempre più forti i venti di guerra non va persa la speranza che si possa costruire un futuro diverso. Con l’obiettivo di promuovere cammini di pace e alimentare una cultura della cura e delle relazioni solidali, Caritas Italiana, insieme alla Conferenza Episcopale Italiana (Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro), in collaborazione con altre realtà (ACI, ACLI, AGESCI, CNAL, Frati Francescani d’Assisi, Movimento Focolari Italia e Pax Christi) ha avviato un’iniziativa di animazione e mobilitazione.
Il percorso prenderà il via giovedì 16 novembre a Roma con il convegno nazionale “A 60 anni dalla Pacem in terris. Non c’è pace senza perdono (programma scaricabile a lato). Interviene il card. Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI. Seguiranno le testimonianze di Giovanni Bachelet (Docente universitario), Silvia De Munari (Operazione Colomba), Daoud Nassar (fondatore di Tent of Nations – Betlemme) e di Shira Shalom (Rondine Cittadella della Pace).
È la prima tappa di un cammino che prevede diversi passi, tra cui la 56ª Marcia per la Pace a Gorizia (31 dicembre 2023) e l’evento legato alla testimonianza di don Mazzolari a Bozzolo (13 gennaio 2024).
L’evento di giovedì 16 novembre può essere seguito in diretta ai seguenti link: Facebook | YouTube
“Oggi più che mai”, sottolinea il direttore di Caritas Italiana don Marco Pagniello, “dobbiamo investire nella costruzione di una cultura della pace e far crescere la consapevolezza che a tutti e ad ognuno spetta il compito di ricomporre i rapporti di convivenza nella verità, nella giustizia, nella libertà e nell’amore”.
Aggiornato il 17 Novembre 2023