11 Maggio 2023

IX edizione del Festival Sabir

Al via da oggi giovedì 11 a sabato 13 maggio a Trieste, luogo simbolo come via di ingresso dei migranti provenienti dalla rotta balcanica, il IX “Festival Sabir”, evento diffuso e spazio di riflessione sulle culture mediterranee. “Libertà di movimento” è il titolo scelto per questa edizione, dedicata ad Omar Neffati, portavoce del Movimento Italiani senza cittadinanza, scomparso prematuramente nel gennaio scorso.

Il Festival, promosso da Caritas Italiana (con Caritas Trieste) insieme a ARCI, ACLI e CGIL, con la collaborazione di ASGI e Carta di Roma, con il patrocinio di Rai per la Sostenibilità, la media partnership della Rai e del quotidiano Primorski dnevnik, sarà anche quest’anno un’occasione per affrontare le tematiche della solidarietà e dei diritti umani, per riflettere su alternative possibili e pratiche innovative offrendosi come spazio di riflessione, dialogo e testimonianza. Particolare attenzione sarà riservata ai processi migratori lungo la rotta balcanica, al tema dei cambiamenti climatici e delle migrazioni forzate e dei diritti dei lavoratori migranti, alle pratiche di accoglienza e di accesso alle procedure di asilo.

«In questi tre giorni ci potremo confrontare su questioni politiche rilevanti in tema di immigrazione: i corridoi umanitari, il sistema di accoglienza, la gestione delle frontiere – spiega Oliviero Forti (Responsabile Politiche Migratorie e Protezione Internazionale Caritas Italiana). – Tante le organizzazioni coinvolte, italiane e internazionali. Ricordiamo che dare spazio alla cultura è da sempre un aspetto fondamentale del Festival Sabir. Mostre, concerti, film, documentari: tanti gli eventi previsti».

Tra gli appuntamenti direttamente promossi da Caritas Italiana ricordiamo il Coordinamento Nazionale Immigrazione, alla vigilia del Festival il 10 maggio, la Mostra “I’m looking for…”, gli incontri “Dialogo interreligioso e integrazione: il ruolo delle donne” e “Inseguendo le rotte” l’11 maggio, il Convegno “Politiche e pratiche di integrazione a confronto” e l’incontro “Corridoi umanitari e vie legali d’ingresso in Italia” il 12 maggio.

Il 13 maggio poi si svolgerà poi la prima “Marcia Contro i Muri e per l’accoglienza” che attraverserà la frontiera tra Slovenia e Italia, per dare voce a quella parte di Europa e d’Italia che non si arrende ai muri e alle paure e che vuole tutelare i diritti delle persone in cerca di protezione.

La formula del Festival, che nelle precedenti edizioni si è svolto a Lampedusa, Matera, Pozzallo, Siracusa, Palermo e Lecce, è la stessa che negli anni ha portato grande coinvolgimento di pubblico: incontri internazionali e formazioni che si alterneranno ad attività culturali, eventi musicali, teatrali, mostre, presentazione di libri e proiezioni cinematografiche.

Aggiornato il 23 Settembre 2024