Nel Paese centroamericano, 36 anni di conflitto armato e il ricordo della violenza e dell’orrore subiti hanno lasciato una ferita profonda nel cuore del popolo guatemalteco. Insieme alla paura che questo triste capitolo di storia possa riaprirsi. Come sappiamo la memoria storica è la prima ad essere rimossa dalle coscienze di chi governa e la pace così difficilmente ottenuta è perennemente minacciata dagli interessi politici ed economici di chi detiene il potere.
A 26 anni dalla firma degli accordi che hanno posto fine al conflitto (29 dicembre 1996), in Guatemala la pace è ancora un concetto astratto e i diritti umani sono costantemente violati. L’alto tasso di corruzione e l’incidenza della criminalità organizzata che si incunea nelle decisioni dello Stato, minaccia gravemente la democrazia e la pace sociale. I dati ufficiali sono allarmanti: nel 2020 si sono registrati 1004 casi di aggressioni, 15 omicidi e 22 tentativi di omicidi contro gli appartenenti alle varie associazioni di difesa dei ditti umani.
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Aggiornato il 2 Marzo 2023