La questione dell’insicurezza e della povertà alimentare rimanda ad azioni e attenzioni non nuove nel panorama degli interventi sociali e di cura. L’alimentazione non è solo sostegno al corpo ma anche segno di vicinanza alla persona e aspetto pedagogicamente rilevante. L’aiuto ai più fragili, garantendo loro il pasto quotidiano, è ciò che si ritiene essenziale e doveroso per la crescita della persona e di un sistema solidale, in cui pochi non possono e non devono pagare le disuguaglianze create dall’indifferenza di molti e la speculazione dei potenti.
Allo stesso tempo, accogliere non è solo dare un posto dove poter dormire e mangiare, è prima di tutto prendersi cura. È restituire dignità alle persone, con la volontà di includere a pieno titolo nella società chi per qualche motivo, durante la propria vita, si sente di esserne scivolato fuori, ai margini. È restituire un nome, cioè appartenenza e ruolo sociale, attraverso gesti concreti di condivisione e solidarietà.
Nel cammino per il contrasto alla povertà alimentare, i passi da compiere sono ancora molti. La CARITAS DIOCESANA DI ROMA ne riepiloga i principali in 10 punti, fornendo alcuni spunti di riflessione su come sia possibile contrastare il fenomeno con il nostro tempo e la nostra generosità ma soprattutto attraverso le nostre scelte quotidiane.
Aggiornato il 23 Ottobre 2023