22 Aprile 2024

Costruire giustizia sociale e ambientale

Dialogo tra card. Matteo Zuppi e Fabrizio Barca

È possibile imboccare oggi la strada di una rapida transizione ecologica, capace di coniugare giustizia ambientale e giustizia sociale?

L’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro, Caritas Italiana e il Forum Disuguaglianze e Diversità, con il sostegno dell’Alleanza per le transizioni giuste, hanno proposto un momento pubblico di confronto e discussione per focalizzare i principali nodi sociali, culturali, economici e politici che sono stati determinati da un lato dalla crescita esponenziale delle disuguaglianze nelle loro molteplici forme, e dall’altro dalla sempre più preoccupante accelerazione della crisi climatica.

Affrontare l’intreccio tra queste due emergenze può essere la leva per contrastare la sofferenza di milioni di persone e ridare loro la speranza di un futuro migliore?

Il quadro con cui ci misuriamo è davvero complicato. Viviamo una fase di rapidi e profondi cambiamenti e l’abisso delle guerre è lì a segnalarci i rischi del prossimo futuro. I giovani percepiscono questo clima di incertezza e di rischio e troppo spesso non trovano spazi di partecipazione per costruire collettivamente nuovi sentimenti positivi finendo per rimanere chiusi nei circuiti dell’individualismo, vittime di nuove patologie come l’“ecoansia”.

Intanto in troppe parti del mondo le migrazioni rimangono l’unica “politica di adattamento” a disposizione delle persone costrette ad abbandonare i propri luoghi di vita e lavoro. Mentre il mondo del fossile, come ha dimostrato la recente COP28, non potendo più negare la crisi climatica, ha messo in campo una nuova strategia che punta a rallentare la transizione necessaria, cavalcando la paura del cambiamento e disegnando scenari drammatici nei quali la transizione comporterebbe un “bagno di sangue”.

Piuttosto abbiamo bisogno di un “bagno di realtà”. L’errore più grave sarebbe non agire.

Oggi sono disponibili le tecnologie e le conoscenze necessarie per contrastare il cambiamento climatico, valorizzare le fonti energetiche rinnovabili accessibili a tutti, diffondere nuovi stili di vita compatibili con la conservazione degli equilibri naturali. Oggi è diffusa una nuova consapevolezza dei danni che la crescita esponenziale delle disuguaglianze ha provocato alla coesione sociale, al senso di comunità, allo spirito solidaristico. Rimandare sine die la transizione vuol dire esporre ancor di più quelle fasce fragili che già stanno pagando il prezzo dell’attuale modello di sviluppo, delle privatizzazioni forzate, del taglio al welfare state.

La transizione nel quadro dell’ecologia integrale permette di non escludere nessuno.

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L’incontro si è tenuto il 22 aprile 2024 alle ore 10:00 nel Palazzo D’Accursio, Sala Farnese, a Bologna.

Il card. Matteo Zuppi (arcivescovo di Bologna e presidente della Cei) in dialogo con Fabrizio Barca (co-coordinatore del Forum Disuguaglianze e Diversità), moderati da Vanessa Pallucchi (Forum del Terzo Settore). Il dialogo è partito dal confronto con quattro esperienze già attive sul campo. L’incontro è stato aperto dai saluti istituzionali del sindaco di Bologna, Matteo Lepore e introdotto da don Marco Pagniello, direttore di Caritas italiana, lanciando un appello alla classe politica nazionale ed europea affinché si lavori per costruire un futuro più equo e sostenibile per tutti.

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È possibile rivedere l’incontro sul canale YouTube del Forum Disuguaglianze e Diversità.

Aggiornato il 22 Aprile 2024