In Africa vivono circa 1 miliardo di persone, il 13% della popolazione mondiale, ma in essa viene prodotto solo il 2% della ricchezza planetaria. Secondo la Banca Mondiale il reddito medio dei suoi abitanti è 6 volte e mezzo inferiore alla media mondiale e 21 volte inferiore a quello medio dell'Unione europea. Da sempre è il continente con il più alto tasso di denutrizione al mondo. Dei 20 Paesi del mondo con l'indice di sviluppo umano più basso, 18 appartengono all'Africa subsahariana.Eppure il continente africano è ricco di risorse naturali e gli africani sono portatori di culture, storie, abilità e tradizioni ricchissime e molto diverse tra loro (in Africa si parlano più di 2000 lingue). Ma le risorse continuano a essere causa di conflitti e di sfruttamento della popolazione. L'Africa quindi non è un continente povero ma impoverito.
Nonostante le immagini di sofferenza e di morte, l'Africa è luogo di vita e di riscatto emblematico e profetico per tutta l'umanità: è la sfida della liberazione e della resurrezione.
In questo cammino le Chiese – soprattutto quella cattolica – sono diventate punto di riferimento spirituale, morale, politico, sociale e culturale per le popolazioni. La Chiesa africana, con i suoi organismi pastorali (Caritas, Commissioni Giustizia e Pace, e altri), prosegue in una riflessione e un rinnovamento da cui le Chiese più antiche possono cogliere profetici spunti pastorali.
Nella Regione Africa, secondo la suddivisione di Caritas Internationalis, sono compresi 45 dei 54 Stati africani (i Paesi del Nord Africa, Mauritania, Somalia e Gibuti sono nella Regione Medio Oriente e Nord Africa).
Caritas Italiana sta camminando a fianco di questa Chiesa sorella, in un percorso di accompagnamento e di crescita reciproca, al fine di aiutare le comunità locali ad essere protagoniste del loro sviluppo. Particolare attenzione è data al sostegno agli organismi Caritas locali per rafforzarne la capacità di analisi e risposta ai bisogni e di animazione e partecipazione della comunità. La collaborazione e lo scambio con le Caritas locali portano Caritas Italiana a intervenire in favore delle persone più vulnerabili: malati, disabili, detenuti, donne, minori, rifugiati e migranti. Gli ambiti preferenziali di intervento sono i seguenti:
- Gli aiuti nelle emergenze, provocate sia da conflitti armati, sia da calamità naturali e carestie, acuite da fenomeni di cambiamento climatico e dall’azione di sfruttamento del territorio. Agli aiuti si aggiunge una crescente attenzione al rafforzamento delle capacità delle comunità locali per accrescerne la sicurezza alimentare e ridurne la vulnerabilità in un'ottica di prevenzione. Questo anche con azioni di formazione e preparazione nonché di lobby e advocacy.
- Il sostegno a persone e famiglie alla riabilitazione materiale e psico-sociale e al sostentamento economico principalmente attraverso lo sviluppo agro-pastorale, l’accesso all’acqua potabile.
- La salute, con il sostegno a progetti di prevenzione e il sostegno di strutture sanitarie.
- Programmi in favore di fasce particolarmente svantaggiate: migranti, sfollati, carcerati, minori, disabili.
- Particolare attenzione è inoltre assegnata alla tematica della costruzione della pace e della giustizia, come ha ribadito papa Francesco nel corso del viaggio apostolico in Sud Sudan: È l’ora di dire basta, senza “se” e senza “ma”: basta sangue versato, basta conflitti, basta violenze e accuse reciproche su chi le commette, basta lasciare il popolo assetato di pace. Basta distruzione, è l’ora della costruzione! Si getti alle spalle il tempo della guerra e sorga un tempo di pace!
In tutti gli ambiti, salvo nelle emergenze, una forma diffusa di intervento sono i microprogetti.
Operatori di Caritas Italiana sono presenti in Kenya. Ogni anno viene offerta la possibilità ai giovani tra i 18 e i 28 anni di svolgere l'anno di servizio civile all’estero in più Paesi africani. Sono in oltre attivi in diversi Paesi dell'Africa, gemellaggi fra Caritas nazionali africane e Caritas diocesane italiane.
:: Dossier Gibuti: "Vite di strada. Minori invisibili: da migranti a mendicanti" (febbraio 2022)
:: Dossier Sud Sudan: "Generazioni erranti. A dieci anni dall'indipendenza, un popolo ancora in fuga da fame e violenze" (luglio 2021)
:: Dossier Burkina Faso: "Terra senza Pace. La crisi nel Sahel centrale tra estremismi, variabilità climatiche, contesa della terra" (gennaio 2021)
:: Dossier Somalia: "Nazione a frammenti. Crisi perenne di un popolo senza Pace" (ottobre 2020)
:: Dossier Sud Sudan: "Pace a singhiozzo. Un popolo stremato dalla guerra, in un continente affamato dalla pandemia" (luglio 2020)
:: Dossier Guinea: "Corruzione: ecologia umana lacerata. Popoli in cerca di speranza, migrare è una via di uscita" (maggio 2019)
:: Dossier Kenya: "Democrazia in cammino. Partecipazione responsabile e inclusiva per la lotta alla fame e alla povertà" (ottobre 2018)
:: Dossier Africa: "Fame di pace. Cibo negato da iniquità e guerre" (gennaio 2018)
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