Il testo nasce da una ricerca pluriennale sul tema della città e delle sue trasformazioni. La costante marginalizzazione di molte aree urbane spinge a ipotizzare traiettorie di intervento più efficaci, orientate a riagganciare le aree fragili delle città promuovendo percorsi di empowerment personale e comunitario.
Dentro quartieri definiti “sensibili”, prendono avvio – promossi dalle Caritas diocesane con la supervisione di Caritas Italiana e il sostegno dell’Università Cattolica – dieci progetti di intervento sociale con l’intento di creare legature positive tra le persone e i gruppi. L’idea è quella di animare la città attraverso la costruzione di comunità locali connotate da relazioni significative, da corresponsabilità e fiducia.
Attraverso un lavoro di rete con varie realtà operanti nel territorio – realtà ecclesiali, gruppi della società civile, interlocutori istituzionali, attori economici, soggetti individuali – ha preso avvio una vivace fase di progettazione sociale urbana partecipata, nella consapevolezza che un cambiamento potrà avvenire proporzionalmente alla capacità di costruire, a vari livelli, connessioni e interlocuzioni capaci di contrapporsi al processo di frammentazione sociale e umana in atto nelle città.
La rilettura delle dieci esperienze mostra che è possibile trasformare il quartiere in un luogo in cui i vissuti si sedimentano, le rappresentazioni della realtà e i tempi di vita vengono condivisi, le legature sociali ricostruite, gli spazi rivestiti di nuovi significati.
Aggiornato il 27 Settembre 2023