“Dalle cinque di questa mattina non dormivo più, ero preso dalla paura perché sentivo spari, spari continui spari, anche adesso per strada ci sono spari ma sono di festa, come si usa da queste parti”. Lo racconta il card. Mario Zenari, nunzio apostolico a Damasco, sentito oggi da Radio Vaticana.
“La gente che spara in alto è contenta perché si è risolta questa questione che poneva molta apprensione. Grazie a Dio ecco c’è stato questo passaggio senza spargimento di sangue, senza la carneficina che si temeva. Ora la strada è tutta in salita, chi ha preso il potere ha promesso che tutti saranno rispettati, che si farà una nuova Siria, e speriamo che mantengano le promesse, ma la strada è naturalmente ancora tutta in salita”.
Ieri sera l’Ambasciata aveva avvisato gli italiani ancora presenti ad Aleppo, tra cui l’operatore Caritas Davide Chiarot, di stare lontani dalle finestre in caso si sentisse il rumore di spari.
Questo quanto ci scrivono gli operatori di Caritas Italiana Davide Chiarot (ad Aleppo) e George Kweifati (a Damasco):
“Da Aleppo e Damasco seguiamo con apprensione l’evolversi della situazione. Dopo episodi di saccheggio, è stato comunicato a Damasco il coprifuoco fino a domani mattina alle 5:00”.
“In questo momento ci uniamo alle tante voci che fanno appello alla responsabilità di tutti per una transizione pacifica. Come Caritas Italiana presente qui in Siria rinnoviamo il nostro impegno al fianco di Caritas Siria e delle Chiese locali, per testimoniare vicinanza e fraternità sempre al servizio dei più fragili”.
Il card. Zenari: “Adesso speriamo che con l’aiuto della comunità internazionale, con la buona volontà di tutti i siriani si intraprenda un cammino di riconciliazione e di ricostruzione e di prosperità di un minimo di prosperità per tutta la gente”.
La testimonianza audio di Davide Chiarot, nella giornata dell’8 dicembre 2024:
***
È possibile contribuire agli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on-line, o bonifico bancario specificando nella causale “Emergenza Siria” tramite:
- Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 24 C 05018 03200 00001 3331 111
- Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT 66 W 03069 09606 100000012474
- Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT 91 P 07601 03200 000000347013
- UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063 119
Aggiornato il 11 Dicembre 2024