Caritas Italiana sta seguendo quanto avviene a Scampia, dopo la tragedia che ha colpito i suoi abitanti ed esprime vicinanza e solidarietà all’intera comunità locale. Il crollo di un ponte-ballatoio al terzo piano della “Vela celeste” ha provocato tre vittime e dodici feriti, dei quali sette i minorenni.
“Dopo i terribili accadimenti dei giorni scorsi ci siamo subito attivati per essere vicini agli abitanti di Scampia”, ci dice suor Marisa Pitrella, direttrice della Caritas diocesana di Napoli, che poi aggiunge: “Abbiamo attivato un coordinamento delle Parrocchie di Scampia e della Diocesi per capire meglio il nostro tipo di intervento. In questo momento un sostegno ci può venire soprattutto dalla preghiera, in attesa di capire con gli altri soggetti coinvolti, soprattutto le Istituzioni, quali sono gli interventi migliori da fare per rispondere ai reali bisogni di Scampia”.
A Interris.it (leggi tutta l’intervista), sr. Marisa dice:
“Occorre entrare in una relazione sempre più forte con le istituzioni. Ci sono due elementi essenziali per il futuro di ognuno di noi: il lavoro e la casa. Nella Genesi Dio dice: ‘prendetevi cura del Creato’ e ha dato un luogo in cui abitare. Le istituzioni e la Chiesa devono creare alleanze per trovare luoghi di lavoro e abitazioni perché, altrimenti, non ci può essere un domani sereno per queste persone. Dobbiamo fare il modo che, questi due elementi fondamentali per la vita di tutti, possano appartenere anche a coloro che stanno a Scampia, ma anche a tutti quelli che stanno vivendo un momento di fragilità, soprattutto al Sud”.
Aggiornato il 31 Luglio 2024