La guerra a Gaza colpisce ogni giorno migliaia di bambine e bambini. Alcuni sono arrivati in Italia il 5 febbraio, con degli adulti che li accompagnano. In tutto circa 60 persone. Sono sbarcati questa mattina al porto della Spezia, dove ha attraccato la nave Vulcano della Marina Militare.
Le bambine e i bambini andranno negli ospedali italiani che hanno dato la disponibilità a prendersene cura. Tra questi gli ospedali Bambin Gesù di Roma, Gaslini di Genova, Meyer di Firenze, Rizzoli di Bologna e Buzzi di Milano.
Il governo italiano ha chiesto alle organizzazioni che promuovono i corridoi umanitari (ARCI, Caritas Italiana, Comunità di Sant’Egidio e Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia) di ospitarli, in attesa che sia attivato l’iter del loro riconoscimento come rifugiati.
“Le nostre organizzazioni – si spiega in un comunicato congiunto –, impegnate da sempre sul fronte dell’aiuto umanitario, hanno dato la disponibilità nell’immediato a questa azione umanitaria attivando la loro rete territoriale per trovare soluzioni che si facciano carico dei bambini e dei loro familiari”.
L’impegno della rete Caritas, incoraggiato e sostenuto dalla CEI, vede coinvolte in particolare le Caritas diocesane in Liguria e Toscana (in particolare La Spezia, Genova e Firenze).
“Auspicando un immediato cessate il fuoco e una risoluzione permanente del conflitto, ribadiamo al governo la nostra disponibilità e la necessità di attivare con urgenza un corridoio umanitario dalla striscia di Gaza per le persone in condizione di vulnerabilità che necessitano di interventi urgenti”.
Aggiornato il 6 Febbraio 2024