È stato pubblicato oggi il QRRP – Quaderno sulla Ripresa e Resilienza del Paese n. 3, curato da Salvatore Geraci, Alessia Maggi, Cinzia Neglia, Laura Rancilio. Titolo: “PNRR Missione Salute: non lasciamo indietro nessuno!”. Il Piano affonda le sue motivazioni – politiche ed emozionali – nella pandemia: nello shock soggettivo, sociale, sanitario ed economico che ha provocato l’apparire sulla scena mondiale e locale di un contagio privo di cura. E in qualche misura tenta di correggere le storture dell’approccio neoliberista nelle politiche pubbliche, che in campo sanitario hanno contribuito a moltiplicare gli effetti del contagio.
Per queste ragioni è particolarmente rilevante analizzare il Piano rispetto agli interventi riguardo alla salute, al fine di verificare se siamo di fronte ad una effettiva inversione di tendenza o una modesta riarticolazione organizzativa. Le parole chiave di questa potenziale svolta sono belle e impegnative: prossimità, comunità, presa in carico globale della persona, domiciliarità. Ma la domanda che emerge è se l’impianto del PNRR e le sue prospettive attuative – che cominciano a delinearsi – sono adeguate a quelle parole.
Il Quaderno infatti segnala l’emergere del tema delle disuguaglianze nell’accesso ai servizi di salute e di come questo tempo deve rafforzare la consapevolezza verso questo fenomeno e l’impegno per il suo contrasto. L’impegno di Caritas in questo contesto deve essere quello «di attivare la comunità, migliorare la comunicazione e l’informazione e soprattutto essere propositiva anche, o soprattutto, nei confronti dell’istituzione per far sì che l’organizzazione concreta dei servizi e delle risposte renda ragione dei principi, per evitare che ci si organizzi unicamente sulla base delle necessità di prestazioni sanitarie e non per la costruzione di contesti che siano preparati ad accompagnare le persone durante la vita con una particolare attenzione ai momenti di fragilità».
Aggiornato il 8 Settembre 2022